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"Disconnessione. Ricerche in direzione ostinata e contraria" (Università degli Studi di Salerno)

In un mondo costantemente connesso, seppur segnato da diverse forme di distanziamento, in cui l’individuo e la collettività sperimentano antiche e nuove condizioni di separazione, discontinuità e frattura, cosa può significare il termine “disconnessione”?  

Per quanto eccezionale oggi, e ancor più nella situazione attuale, si presenti la disconnessione, questa condizione ha sempre caratterizzato e accompagnato la storia degli uomini e delle scienze umane.

È in una chiave interdisciplinare che la Graduate Conference Unisa 2021, organizzata dal Dottorato in Studi Letterari, Linguistici e Storici, intende proporre una riflessione sul tema disconnessione, declinato come discontinuità contestuale, frattura temporale, separazione spaziale.

 

Di seguito, si riportano le linee di ricerca per i tre curricula.

 

 

Studi Letterari

 

Considerando un percorso che si estende dal ‘500 alla contemporaneità, la disconnessione si riflette nella produzione letteraria attraverso le più diverse manifestazioni: dal romanzo alla poesia, dal teatro alle applicazioni critiche. Si evidenziano, a tal proposito, le possibili declinazioni del tema in un contesto che comprende le principali letterature europee.

 

●     Disconnessione diacronica. La disconnessione può essere intesa come rottura rispetto a una norma dominante, a un gusto diffuso o a un canone prestabilito. Per Fausto Curi, il canone e l’anticanone convivono: si pensi alle figure di autori “fuori dal canone” come Gadda e Pizzuto o alle esperienze delle avanguardie, di per sé «già fuori dal canone prima di violarlo» (Curi, 1997). Sempre Curi afferma che con l’illuminismo e il romanticismo ed ancor di più con il Novecento viene meno la definizione del canone «oggettivo»: dal Settecento in poi, infatti, la ripresa dei paradigmi danteschi e shakespeariani mette in crisi il modello aristotelico.

 

●     Il concetto di disconnessione è applicabile anche all’autore: si pensi a figure come García Lorca, Svevo e Wilde. Essi si impongono, in modo diverso, come elementi di rottura rispetto alle tendenze dominanti nell’ambiente culturale da cui provengono. Questa frattura è incarnata, oltre che dagli autori, dai personaggi: esempi imprescindibili sono il pícaro e il gracioso, largamente presenti nella letteratura europea del ‘500 e del ‘600.

 

●     Si può essere disconnessi nei confronti del proprio Io o in rapporto all’alterità. Se Pirandello costituisce un riferimento imprescindibile, la riflessione sulla decostruzione identitaria si estende, oltre i confini nazionali, a Beckett, Camus e Unamuno. Il fil rouge che li unisce è un senso di estraneità e straniamento che si riflette su ogni aspetto sociale e personale. Il tentativo di ritrovarsi si declina, allora, nell’impossibilità di riconoscersi.

 

●     Disconnessione spaziale. Le esperienze di espatrio, volontario o obbligatorio, diventano un motivo scatenante di disconnessione identitaria, spaziale e linguistica: il riferimento è alla letteratura dell’esilio con autori quali Brecht, Foscolo o Mann e alla letteratura della migrazione con testimonianze contemporanee tra cui quelle di Alain Mabanckou e i personaggi di Marie Ndiaye (Albert, 2005). Questi autori, proprio attraverso la disconnessione dal suolo natio, creano inedite esperienze letterarie.

 

 

Studi Linguistici

 

Nell’ambito degli studi linguistici proponiamo un’interpretazione della disconnessione come proprietà di determinati aspetti linguistici rispetto a una ideale continuità temporale, o a una contiguità spazio-culturale, oppure la proprietà di alcune teorie linguistiche che, mettendo in luce fenomeni marginali o divergenti rispetto a una teoria, sono capaci di collocarsi al di fuori, al margine o contro un paradigma consolidato. Di seguito sono riportate alcune delle dimensioni all’interno delle quali una disconnessione così intesa può essere identificata.

●     Dimensione diacronica: Fenomeni linguistici fuori dal tempo.

Sul piano temporale, il mutamento linguistico non avviene in maniera uniforme, infatti è possibile individuare forme “disconnesse”, che in modo inaspettato testimoniano da un lato una resistenza e dall’altro un’avanguardia a tutti i livelli linguistici (ad esempio aspetti linguistici innovativi, processi di grammaticalizzazione).

●     Dimensione diatopica: Fenomeni linguistici fuori dallo spazio.

Sul piano spaziale, condizioni di migrazione e lontananza geografica comportano la comparsa di varietà e/o fenomeni isolati, evidenziando eccezioni e resistenze (ad esempio minoranze linguistiche, paesaggi linguistici multilingui, lingue migranti, lingue pidgin e creole, fenomeni di interferenza L1-L2/LS).

●     Dimensione teorica: Fenomeni linguistici fuori contesto.

Dal punto di vista teorico, si osservano talvolta fenomeni che appaiono in controtendenza rispetto a un paradigma dato, e che hanno le potenzialità di completarlo, cambiarlo, rivoluzionarlo (fenomeni linguistici di non-arbitrarietà, morfologia “extra-grammaticale” / “marginale”).

Inoltre, la produzione linguistica viene generalmente concepita come un processo continuo. Tuttavia, a uno sguardo più attento, è possibile osservare una serie di fenomeni che sembrano interrompere l’ideale continuità della comunicazione e che risultano essere parte integrante della modalità e multimodalità della produzione di significato (ad esempio traduzione interlinguistica e/o intersemiotica, disfluenze, sintassi additiva, disturbi del linguaggio, varietà di apprendimento LS e stadi di acquisizione L1-L2).

 

 

Studi Storici

Negli ultimi decenni, la storiografia ha dimostrato una sempre maggiore attenzione verso l’analisi di fenomeni sviluppatisi in contesti geografici, economici e culturali differenti, collegati tra di loro attraverso molteplici canali sociali, culturali ed economici opportunamente messi in risalto dagli studiosi. La connessione, dunque, si è elevata a paradigma interpretativo privilegiato all’indomani del nuovo millennio. Tuttavia, la costruzione di spazi e tempi globali non può celare o prescindere dal tratto prevalente che ha contraddistinto la storia in quanto disciplina, cioè l’essere «scienza delle differenze». Ancora oggi l’indagine storica continua a mostrarci processi che possono essere letti alla luce di termini come estraneità, frattura, marginalità, eccezione, ma anche isolamento e segregazione, che sembrano suggerire la percezione di una “disconnessione” da ogni potenziale quadro globale costruito dalla storiografia. Idee e uomini del passato, spesso, presentano un tratto di irriducibile inattualità sotto la lente degli istituti giuridici, dei problemi politici e sociali, delle costumanze e della dottrina che contraddistinguono un’epoca. I percorsi che ne derivano possono con il tempo mantenere un carattere di disconnessione qualificando questi fenomeni o personaggi come reazionari e anacronistici. Oppure, può accadere il contrario, cioè che con il tempo la novità portata dalla frattura sia accettata o addirittura si imponga con il suo carico trasformativo, del tutto o in parte, ricomponendo quella disconnessione percepita.

La proposta di call prende spunto dalla categoria di “anacronismo nella storia”, intendendo con questo termine l’insieme di opinioni, fatti, usanze, biografie in contrasto con ciò che comunemente è ritenuto conforme nel loro tempo. Inoltre, l’indagine sulla disconnessione richiama anche ad una dimensione spazio-relazionale, che annovera le molteplici forme di isolamento di gruppi e di individui sviluppatesi nell’età contemporanea. Fatti, idee e uomini che hanno come minimo comune denominatore l’essere catalogati nel proprio orizzonte temporale quali elementi “fuori luogo” e “fuori tempo”.

Le potenziali domande della storiografia politica, istituzionale e culturale sulla “disconnessione” di alcuni processi della storia contemporanea dai coevi contesti globali, aprono uno spazio proficuo ai fini dell’innovazione della ricerca storica. Discuterle è l’obiettivo principale di questa conferenza. Le linee di ricerca suggerite sono:

●     Disconnessione dal tempo.

Movimenti e culture politiche anacronistiche o visionarie nell’età contemporanea. La linea di ricerca si apre anche a una dimensione soggettiva della disconnessione facendo emergere biografie di personaggi storici che, con le loro azioni e idee, hanno sfidato l’orizzonte collettivo predominante della propria epoca.

●     Disconnessione dallo spazio.

Gruppi o individui che hanno sperimentato la condizione di isolamento per la mancanza o il fallimento di un’integrazione rispetto a un contesto sociale e culturale. Si raccolgono quei contributi che hanno utilizzato categorie quali separatezza, solitudine, emarginazione e segregazione, per la comprensione di alcuni fenomeni storici dell’età contemporanea.

 

 

Tutti i dottorandi e i dottori di ricerca interessati a partecipare dovranno compilare il template in allegato, con breve curriculum accademico e abstract di max. 4000 caratteri, spazi inclusi, ad esclusione di titolo, fonti e bibliografia. Si accettano contributi in lingua italiana o inglese. Il documento dovrà essere quindi inviato all’indirizzo gradconfdipsum2021@unisa.it.

Il Comitato organizzativo si incarica di comunicare l’accettazione dei contributi alla Graduate Conference. I partecipanti avranno a disposizione 15-20 minuti per presentare il loro contributo. I contributi selezionati dovranno essere inviati al Comitato organizzativo entro il 3 settembre, ai fini della pubblicazione degli atti.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare la sezione dedicata alla Graduate Conference sul sito ufficiale del Dottorato di Studi Letterari, Linguistici e Storici o rivolgersi al Comitato Organizzativo attraverso l’indirizzo mail gradconfdipsum2021@unisa.it

 

 

SCADENZE

Invio candidatura: 21 maggio 2021

Comunicazione accettazione contributi: 4 giugno 2021

Data ultima invio contributi: 3 settembre 2021

Date convegno: 29 settembre - 1 ottobre 2021*

 

 

*In base alla situazione sanitaria per l’emergenza COVID-19, le date e le modalità di svolgimento del convegno potrebbero subire modifiche di cui si darà comunicazione tempestivamente.

 

 

COMITATO ORGANIZZATIVO

Teresa Apicella

Marika Boffa

Anna Bonavoglia

Violetta Cataldo

Dario Marino

Adelaide Pagano

Israk Zahan Papia

Dario Salvatore

Loredana Schettino

Gennaro Sgambati

 

CONTATTI

gradconfdipsum2021@unisa.it

CALL FOR PAPERS. english version

 

In a world constantly connected, which is paradoxically marked by different forms of non-communication, discontinuity, isolation, and fracture, what does the term “disconnection” mean?

However odd it may seem today, especially in the current order of the day, disconnection is ever present. Human history and the history of human sciences have always been characterized and accompanied by this.

The Graduate Conference 2021 - organized by the Doctorate in Literary, Linguistic and Historical Studies, UNISA - invites researchers to reflect on the theme of disconnection, perceived as contextual discontinuity, temporal fracture, and spatial separation with an interdisciplinary approach.

The themes for the three curricula are reported below.

 

Literature

Considering the path that stretches from the 1500s to the contemporary, disconnection is reflected in the literary production through the most diverse manifestations: from novel to poetry, from theatre to critical applications. In this regard, the possible declinations of the theme are highlighted in a context that includes the main European literatures.

●     Diachronic disconnection. Disconnection can be understood as a break from a dominant norm, a widespread taste or a pre-established canon. According to Fausto Curi, the canon and the anti-canon coexist: think of the authors “outside the canon” such as Gadda and Pizzuto or the avant-garde, who are “already outside the canon even before violating it” (Curi, 1997). Curi also affirms that with the Enlightenment and Romanticism and even more with the twentieth century the definition of the “objective” canon fails: from the eighteenth century onwards, in fact, the revival of Dante’s and Shakespearean paradigms puts the Aristotelian model in crisis.

 

●     The concept of disconnection is also applicable to the author: think of figures such as García Lorca, Svevo and Wilde. They impose themselves, in different ways, as elements of break with the dominant trends in the cultural environment from which they come. This fracture is embodied not only by the authors, but also by the characters: examples of which are the pícaro and the gracioso, widely present in European literature of the 16th and 17th centuries.

●     One can be disconnected from one’s ego or in relation to the other. With reference to Pirandello, the reflection on identity deconstruction extends beyond national borders, to Beckett, Camus and Unamuno. The common thread that unites them is a sense of strangeness and estrangement that is reflected in every social and personal aspect. In that case, the attempt to find oneself reflects  the impossibility of recognizing the self.

 

●     Spatial disconnection. The experiences of expatriation—voluntary or mandatory—become a trigger for disconnection from identity, space and language. Diasporic literature includes writers like Brecht, Foscolo, and Mann, but also contemporary testimonies, such as the ones by Alain Mabanckou and the characters of Marie Ndiaye (Albert, 2005). These authors, precisely through their disconnection from their native soil, create new literary experiences.

 

 

Linguistics

 

In the context of linguistic studies, we propose an interpretation of disconnection as a property of certain linguistic aspects with respect to an ideal temporal continuity, or to a spatial-cultural contiguity, or the property of some linguistic theories. Highlighting marginal or divergent phenomena with respect to a theory, these theories can place themselves on or outside the margin or against an established paradigm. Some of the dimensions within which a disconnection thus understood can be identified below.

●     Diachronic dimension: Linguistic phenomena out of time.

On the temporal level, linguistic change does not occur in a uniform way. In fact, it is possible to identify “disconnected” forms, which bear witness to both resistance, and avant-garde at all  linguistic levels. (for example innovative linguistic aspects and grammaticalization processes).

●     Diatopic dimension: Linguistic phenomena out of space.

On the spatial level, conditions of migration and geographical remoteness lead to the appearance of varieties and / or isolated phenomena, highlighting exceptions and resistances (for example linguistic minorities, multilingual linguistic landscapes, migrant languages, Pidgin and Creole languages, phenomena of L1-L2 / LS).

●     Theoretical dimension: Linguistic phenomena out of context.

From the theoretical point of view, certain phenomena are observed which sometimes seem to contradict a given paradigm. They have the potential to complete, change, revolutionize it (linguistic phenomena of non-arbitrariness, “extra-grammatical”/ “marginal” morphology). Furthermore, language production is generally conceived as a continuous process. On closer inspection, however, it is possible to observe a series of phenomena which seem to interrupt the ideal continuity of communication which appear to be an integral part of the modality and multimodality of meaning-production (for example, interlingual and/or intersemiotic translation, disfluencies, additive syntax, language disorders, variety of learning LS and acquisition stages L1-L2).

 

History

In recent decades, historiography has shown increasing attention to the analysis of phenomena that have developed in different geographical, economic and cultural contexts, connected to each other through multiple social, cultural and economic channels, appropriately highlighted by scholars. The connection, therefore, has become a privileged interpretative paradigm in the aftermath of the new millennium. However, the construction of global spaces and times cannot hide or disregard the prevailing trait that has characterized history as a discipline, namely the “science of differences.” Even today, historical investigation continues to show us processes that can be read in the light of terms such as extraneousness, fracture, marginality, exception, and isolation and segregation, which seem to suggest the perception of a “disconnection” from any potential global framework constructed by historiography. Ideas and people of the past often present a trait of irreducible inaccuracy under the lens of legal institutions, political and social problems, customs and doctrine that distinguish an era. Paths that derive from it can maintain a disconnected character over time by qualifying these phenomena or characters as reactionary and anachronistic. Or, the opposite may happen, that is, over time the novelty brought about by the fracture is accepted or even imposes itself with its transformative load, in whole or in part, recomposing that perceived disconnection.

The call for papers takes its cue from the category of “anachronism in history,”  which is a term that refers to the set of opinions, facts, customs, biographies in contrast with what is commonly considered compliant in their time. Furthermore, the investigation into disconnection also refers to a spatial-relational dimension, which includes the multiple forms of isolation of groups and individuals that have developed in the contemporary age. Facts, ideas, and people who have been, as their lowest common denominator, catalogued in their time horizon as “out of place” and “out of time” elements.

The potential questions of political, institutional and cultural historiography on “disconnection” of some processes of contemporary history from contemporary global contexts open up a profitable space for the purposes of innovation in historical research. Discussing them is the main objective of this conference. The suggested research themes are:

●     Temporal disconnection.

Anachronistic or visionary political movements and cultures in the contemporary age. This area of research also opens up to a subjective dimension of disconnection, bringing out biographies of historical figures who, with their actions and ideas, challenged the predominant collective horizon of their time.

 

●     Disconnection from space.

Groups or individuals who have experienced the condition of isolation due to the lack/failure of integration with a social and cultural context. We intend to collect the contributions that have used categories such as separateness, loneliness, marginalization and segregation, for the understanding of some historical phenomena of the contemporary age.

 

All doctoral researchers interested in participating must fill in the attached form, and send a short academic curriculum, and an abstract of max. 4000 characters, spaces included, excluding title, sources and bibliography. Contributions in Italian or English are accepted. The document should be sent to gradconfdipsum2021@unisa.it.

The organizing committee is responsible for communicating the acceptance of contributions to the Graduate Conference. Participants will have 15-20 minutes to present their contribution. The selected contributions must be sent to the Organizing Committee by 3 September, in order to publish the proceedings.

For more information, please consult the section dedicated to the Graduate Conference on the official website of the Doctorate of Literary, Linguistic and Historical Studies or contact the Organizing Committee via the email address gradconfdipsum2021@unisa.it.

 

DEADLINES

 

Application submission:  21 May 2021

Communication acceptance of contributions: 4 June 2021

Deadline for submission of contributions: 3 September 2021

Conference dates: 29 September - 1 October 2021*

 

 

 

*Depending on the situation of the COVID-19 emergency, the dates and modalities of the conference may be subject to changes, and will be communicated promptly.

 

 

ORGANIZING COMMITTEE

 

Teresa Apicella

Marika Boffa

Anna Bonavoglia

Violetta Cataldo

Dario Marino

Adelaide Pagano

Israk Zahan Papia

Dario Salvatore

Loredana Schettino

Gennaro Sgambati

 

CONTACT US

gradconfdipsum2021@unisa.it

 

TEMPLATE

Breve curriculum accademico del primo autore [First author’s short academic curriculum vitae]

Nome Cognome [Name Surname]

 

[Times New Roman, dimensione carattere 12, interlinea singola, testo giustificato, massimo 250 parole, in italiano o inglese]

[Times New Roman font, size 12, single spacing, justified text, max 250 words, in Italian or English]

Informazioni generali per ciascun autore [General information for each author]

 

-       Autore 1 [Author 1]

 

Affiliazione/Affiliation: Università degli Studi di X / University of X

Curriculum: Studi Letterari/Linguistici/Storici / Literary/Linguistic/Historical Studies

Posizione/ Position: Dottorando/Dottore di ricerca / PhD student/PhD

E-mail:

Interessi di ricerca/Research interests: Linee di ricerca /Areas of personal research

 

 

-       Autore 2 [Author 2]

Titolo abstract [Abstract title]

Autori [Authors] (e.g. Jan Mustermann1 and John Doe2)

1Affiliazione [Affiliation], 2Affiliazione [Affiliation]