Tunisia e Italia : legami storici, politici e culturali Continuità e discontinuità di spazi e memorie condivisi (Tunis)
Convegno internazionale
Tunisia e Italia : legami storici, politici e culturali
Continuità e discontinuità di spazi e memorie condivisi.
Tunisi , 16 aprile 2026
Università di Cartagine,
Istituto Superiore delle lingue di Tunisi
Nel contesto globale contemporaneo, segnato da una rimodulazione degli equilibri politici ed economici mondiali e all'emergere di cambiamenti nei rapporti strategici tra ex paesi coloniali ed ex paesi colonizzatori, in cui i primi cercano nuovi partner o nuove formule nei rapporti internazionali, Italia e Tunisia confermano la stabilità delle loro relazioni strategiche.
Cio' è sicuramente favorito dalla prossimità geografica e a « dei punti di contatto » di tipo politico, economico e culturale nel corso della Storia degli ultimi secoli ancor prima della nascita di entrambi i paesi rispettivamente Italia (1861) e Tunisia (1956).
Questo convegno intende esplorare le relazioni storiche, politiche e culturali tra l'Italia e la Tunisia con particolare attenzione alle dinamiche che legano i due paesi esplorandole secondo molteplici dimensioni: politico-economica, socio-culturale ed educativa.
Come accennato, Italia e Tunisia condividono una storia che vede delle stringenti similitudini e ciò ha avuto un riflesso forte sulle due culture e, di conseguenza, anche in tema di patrimoni culturali condivisi. Pensiamo all’Evo Antico: fenici e cartaginesi che frequentano le coste italiane, romani che fondano il loro impero mediterraneo, arabi che tengono la Sicilia per secoli, flotte europee che commerciano con gli stati barbareschi.
Le relazioni storiche e politiche sono una costante tra i due paesi. Infatti già in periodo pre-unitario i principali Stati della penisola italiana intrattenevano relazioni ufficiali con il beylicato di Tunisi, durante il protettorato francese in Tunisia era presente una grande comunità italiana nel paese nord africano e l'Italia considerava la presenza francese in Tunisia come «uno schiaffo», infine con l'indipendenza della Tunisia le relazioni tra i due paesi si sono intensificate in maniera multidimensionale.
Le relazioni economiche tra i due paesi hanno visto un crescente investimento economico da parte italiana a partire dagli anni '60 (ad esempio l'ENI ha iniziato ad operare nel paese già dal 1961), oggi in Tunisia sono presenti circa 900 imprese impieganti circa 70.000 lavoratori.
I flussi migratori dalla Tunisia all'Italia, intensificatisi sempre più a partire dagli anni '90 in seguito all'introduzione delle restrizioni migratorie tra i due paesi introdotte dall'Italia (e dall'Unione Europea) hanno contribuito a quello scambio sociale e culturale che aveva già le proprie radici sia nel periodo precedente relativo al Protettorato francese, grazie alla presenza della comunità siciliana/italiana, sia nel periodo successivo all'indipendenza della Tunisia ed in particolare con lo sviluppo dei mass media (televisione in particolare) negli anni '80.
Radio e televisione hanno contribuito enormemente alla diffusione della lingua italiana, com'è noto, in maniera trasversale tra vari settori sociali della popolazione in Tunisia.
Oggi, l'insegnamento della lingua italiana e in Tunisia rappresenta un aspetto significativo dei legami culturali tra i due paesi che pur separati da un mare condividono questa lunga storia di interazione. L'Italia, con la sua ricca tradizione culturale e artistica ha sempre avuto un forte impatto sulla società tunisina e l’italiano come lingua di cultura di commercio e di diplomazia ha sempre usufruito di un importante spazio nel sistema scolastico e universitario tunisino.
Negli ultimi decenni la lingua italiana ha acquisito una crescente rilevanza in Tunisia, al fianco di altre lingue europee quali l'inglese, il tedesco e lo spagnolo, come veicolo di accesso e opportunità innanzitutto professionali, ma anche educative e culturali.
Temi e linee di ricerca :
Invitiamo accademici, ricercatori e studenti a presentare i contributi che esplorino le seguenti piste di ricerca :
- I punti di contatto storici tra Italia e Tunisia : complessità, affinità e divergenze tra due popoli e paesi « vicini e lontani ».
- Flussi migratori e rapporti bilaterali : evoluzione dello status degli immigrati tunisini in Italia e dei migranti tra Tunisia ed Italia. Studio dei flussi migratori tra Italia e in Tunisia analizzando i processi di integrazione e le politiche migratorie nonché l'esperienza delle comunità tunisine in Italia e degli italiani in Tunisia.
- La letteratura di viaggio e delle migrazioni
- L'impatto dei rapporti politico-economici sugli insegnamento della lingua italiana in Tunisia: come le relazioni politiche e le collaborazioni economiche tra i due paesi influenzano la diffusione della lingua italiana e il suo insegnamento nelle scuole e nelle università tunisine.
- Le sfide dell'insegnamento della lingua italiana come lingua seconda LS: analisi delle difficoltà e delle opportunità nell'insegnamento dell'italiano in Tunisia con un Focus su aspetti metodologici sociolinguistici e culturali.
-L’educazione femminile in Italia e in Tunisia: analisi delle politiche educative riguardanti le donne in entrambi i Paesi con un focus sui cambiamenti storici, le sfide attuali e le influenze culturali, politiche ed economiche nel miglioramento dell'accesso della qualità dell'educazione per le donne.
- I contatti e gli scambi culturali nel corso dei secoli tra Italia e Tunisia: un patrimonio materiale e immateriale testimone diuna comunanza di vissuti e di esperienze.
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Le linee guida per la presentazione dei papers:
I contributi devono essere originali e inediti. Ogni proposta deve includere un abstract di massimo 500 parole.
Scadenze e Modalità di invio
I contributi dovranno essere inviati entro il 15 dicembre 2025 all’indirizzo convegnoislt26@gmail.com
Ricezione della conferma di accettazione entro il 15 febbraio 2026.
Il convegno è organizzato in collaborazione con il laboratorio “Lingue e Forme Culturali” e la Scuola di Dottorato dell’Istituto Superiore delle Lingue di Tunisi.
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Comitato scientifico :
Amira Krifa, Università di Cartagine
Emanuele Venezia, Università di Cartagine
Silvia Bullo, Università di Cartagine
Nadia Naji, Università di Cartagine
Cyrine Ben Amor, Università di Cartagine
Comitato organizzativo :
Bédis Ben Ezzedine, Università di Cartagine
Amira Krifa, Università di Cartagine
Nadia Naji, Università di Cartagine
Cyrine Ben Amor, Università di Cartagine
Silvia Bullo, Università di Cartagine
Abir El Ghoul, Università di Cartagine
Alé Daboussi, Università di Cartagine
Nouha Abess, Università di Cartagine