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G. Larghi, Paraulas de vertat e de profiech. Edizione del canzoniere di Guilhem de l’Olivier d'Arles

G. Larghi, Paraulas de vertat e de profiech. Edizione del canzoniere di Guilhem de l’Olivier d'Arles

Publié le par Perrine Coudurier (Source : Patrick Daemen)

Guilhem de l’Olivier fu un politico e funzionario di Arles tra 1200 e 1230 che ci ha lasciato un canzoniere in lingua d’oc di 77 liriche. I suoi versi riflettono le trasformazioni allora in atto nella città rodaniana, ed erano destinati a un pubblico nuovo, formato dai cavalieri urbani, dai mercanti e da quelle famiglie che si andavano imponendo e stavano rivoluzionando la società provenzale dell’epoca.

Guilhem de l’Olivier fu politico e funzionario ad Arles tra 1200 e 1230, e di lui ci sono rimaste 77 cobbole in lingua d’oc, destinate al pubblico dei cavalieri urbani, dei mercanti e di quelle famiglie che stavano sovvertendo la tradizionale struttura sociale della città rodaniana. Nel suo canzoniere trovano spazio la vita municipale e le esigenze di quella classe colta che guidava Arles attraverso complicate vicende istituzionali. Centro commerciale di primaria importanza, infatti, tra la fine del Cento e i primissimi decenni del Duecento quella che era stata una delle metropoli più fiorenti delle Gallie e una delle capitali dell’impero costantiniano, si trasformò in comune consolare e poi podestarile. In ragione di ciò gruppi sociali fin lì esclusi dalla gestione della cosa pubblica si trovarono quasi improvvisamente proiettati ai vertici del potere; la città nel suo insieme fu scossa da tali sommovimenti. La produzione poetica di Guilhem si inserisce in questo complesso quadro: i suoi versi propongono una sintesi tra la cultura ufficiale feudal-cortese della fin’amor e l’inedito codice comunicativo che sorresse l’evoluzione istituzionale di Arles. Vero intellettuale municipale, riutilizzando materiali collaudati il poeta propone un modello di civis che sia a un tempo attento al bene comune e avveduto negli interessi individuali. Il suo disegno educativo e formativo emerge con nettezza dall’analisi della sequenza con cui le cobbole sono state predisposte presumibilmente da Guilhem stesso, il quale ci avrebbe così lasciato un ‘canzoniere d’autore’.

Gerardo Larghi. Laureato all’Università Cattolica di Milano, ha conseguito un dottorato di ricerca in provenzalistica all’Università di Messina. Autore di numerosi contributi relativi alla letteratura occitanica medievale e ai trovatori, ha pubblicato con Saverio Guida il Dizionario Biografico dei Trovatori.

Table des matières

Storiografia

Biografia
Metodo
Il Nome
Cosa si sa di Guilhem
Omonimi e affini
Atti ad Arles
Bernardus, un possibile germano
Gli Olivier tra Arles e Marsiglia
Gli Olivarii marsigliesi
Conclusioni

La metrica
Solo coblas
Analisi prosodica
Parità a oltranza?
La tradizione manoscritta
Coblas e canzonieri
Il supertesto
Poesia e politica
Una mano (forse) non anonima
Conclusioni

La lingua
Testimoni e criteri
La lingua di R-f
La lingua di Guilhem de l'Olivier

Le Poesie
Glossario
Indice dei nomi
Bibliografia