Essai
Nouvelle parution
Gabriella Bosco, Il realismo della finzione

Gabriella Bosco, Il realismo della finzione

Publié le par Esther Demoulin (Source : Gabriella Bosco)

C’è un legame che collega la poesia epica di età barocca a una certa parte della narrativa contemporanea, quella che stabilisce un rapporto nuovo tra il soggetto e il reale a partire dalla constatazione dell’impossibile di quest’ultimo. In altre parole, esiste un legame piuttosto stretto tra i miei interessi iniziali e quelli successivi. L’ho scoperto costruendone il racconto. Alain Robbe-Grillet avrebbe detto che è il lavoro testuale a produrre la diegesi. Più prosaicamente, potrei dire che si capisce in seguito  la direzione che si è presa in precedenza.
I saggi qui raccolti tracciano un percorso di studio che si propone di riflettere su un certo tipo di letteratura, quella consapevole del carattere di finzione che comporta la mise en récit dell’esperienza vissuta e che vuol mettere a punto un linguaggio romanzesco capace di ricreare sulla pagina quell’esperienza e, qualora da qualche parte esista, di svelarne il senso. Se non tutto, almeno una parte.

Una raccolta di saggi sulla letteratura francese e sulla pratica della traduzione, dal Seicento fino ad oggi. Alcuni tra i temi trattati :

La concezione tassiana dell’allegoria.

Le acque nel balletto dall’inizio del Seicento alle Nozze di Teti e Peleo.

La Tarasca e il diavolo.

Il dialogo delle fate tra Charles Perrault e Madame d’Aulnoy.

Il fuoco e l’immagine.

Jean Baudoin metafrasta e la sua traduzione di una parte dei discorsi di Tasso.

Voltaire lettore di Tasso.

Il taratantaleo ovvero l’essere comprensivo Charles Nodier personaggio di Alexandre Dumas.

Madame Bovary.

I poeti maledetti.

Estrugo, il servitore gemello di Crommelynck.

Armand Robin, poeta senza passaporto.

Jean-Luc Lagarce e la Cantatrice chauve.

Bernard Simeone scrittore e traduttore.

La versione inedita delle Chaises di Ionesco.

Samuel Beckett.

Il Nouveau Roman spiegato da Alain Robbe-Grillet (e mio padre).

Philippe Sollers e l’inedito.

Tradurre Philippe Forest.