Avanti con giudizio, con le giuste misure; poi verrà il momento in cui sarò pronto anche a farmi tagliare la faccia; a perdere gli zigomi e la memoria. A mutare la lingua, a spremere gli occhi. (Paolo Volponi, Corporale)
Paolo Volponi (1924-1994) è uno scrittore inafferrabile, eccentrico, estremo: la sua scrittura è plurale, dinamica, irriducibile ad un genere letterario; spuria, feroce, sovversiva, aperta tanto alla dimensione lirica e alla durata narrativa quanto all’inserto saggistico e a saperi non letterari. Poeta, romanziere, saggista, collezionista d’arte, dirigente aziendale, politico: Volponi ha sempre concepito la letteratura, anzitutto, come una prassi sociale capace di irrompere nella realtà per migliorarla, come uno strumento di conoscenza e di critica.
L’opera di Paolo Volponi chiede di essere interrogata soprattutto all’interno di questa prospettiva di conflitto. Anche l’aspetto più caratteristico del suo stile, infatti, vale a dire l’espressionismo, è sempre diretto a comporre una realtà alternativa, a violare la logica pervasiva del capitale e del potere.
Volponi è uno scrittore di parte, estremo, perché esercita la ragione in senso rivoluzionario, perché fa della poesia, dell’utopia, dell’arte e della diversità gli strumenti dialettici privilegiati con cui immaginare una società alternativa. Attribuisce, insomma, alla letteratura delle riserve di significato con cui è possibile opporsi corpo a corpo all’arroganza della finanza mondiale e alla “civiltà” dell’atomica.
L’interesse critico nei confronti di Volponi ha subito alterne vicende, ma resta tutto sommato ancora marginale per un autore che a nostro avviso dovrebbe occupare una ruolo più centrale nella storia della letteratura italiana del secondo Novecento.
Obiettivo di questo convegno è tornare a discutere di Paolo Volponi e in particolare valutare la tenuta stessa della sua scrittura e del progetto utopico che la informa. Fra i temi su cui i relatori sono invitati a confrontarsi:
Utopie e distopie
La figura dell’apocalisse
Il “capitale umano”: civiltà contadina e cultura industriale
L’arte, la natura, la politica, l’ideologia
Volponi e il Novecento: dal neorealismo al postmoderno
Fortuna critica e ricezione di Volponi in Italia e all’estero
Il personaggio
Costanti tematiche e aspetti formali nella narrativa e nella poesie
Le proposte, di non più di 300 parole, in previsione di interventi della durata massima di 20 minuti, dovranno essere inviate entro il 30 giugno 2014 agli indirizzi:
tiziano.toracca@studenti.unipg.it
Le proposte dovranno fornire le seguenti indicazioni:
1. titolo e abstract (italiano e inglese) della relazione
2. nome, indirizzo ed email dell’autore
3. abstract (tra 200 e 300 parole)
4. breve biografia dell’autore e sue principali pubblicazioni
La comunicazione dell’accettazione sarà data entro il 15 luglio 2014
È prevista la pubblicazione degli atti.