Essai
Nouvelle parution
S. D'Intino, Studi properziani. Il lessico e l'immaginario della bellezza. Aspetti di continuità e di innovazione

S. D'Intino, Studi properziani. Il lessico e l'immaginario della bellezza. Aspetti di continuità e di innovazione

Publié le par Bérenger Boulay (Source : Compitum.fr)

Simona D'Intino, Studi properziani. Il lessico e l'immaginario della bellezza. Aspetti di continuità e di innovazione, Alexandrie, Edizioni dell'Orso, coll. "Collana delDipartimento di Scienze dell'Antichità. Università degli Studi «G.D'Annunzio» di Chieti / Sezione di Filologia e letteratura", 2008, XVIII-198p.

ISBN : 978-88-6274-071-5

Présentation de l'éditeur:

Principaleerede del neoterico Catullo, che pone le prime condizioni perl'originalità dell'elegia latina, e, ad un tempo, immediato precursoredi quell'Ovidio con il quale il genere elegiaco esaurisce in sostanzala sua breve ma intensa stagione, Sesto Properzio svolge unfondamentale ruolo di ‘cerniera' e di codificazione nella lineaevolutiva che dai modelli ellenistici arriva agli elegiaci augusteipassando attraverso l'insegnamento dei poetae novi.

Ilpresente saggio intende analizzare questo complesso intreccio dicontinuità con la tradizione erotica anteriore e personale innovazionequale si viene delineando nella rappresentazione properziana delpersonaggio femminile e della passione totalizzante e tormentata chelega il servus amoris alla sua domina, scegliendo, come campod'indagine particolarmente proficuo e significativo, il lessico el'immaginario connessi all'ideale di bellezza ammirato e celebratodall'amante-poeta.

Coniugando infatti l'analisistorico-linguistica con un esame critico di componenti stilistiche estrutturali, motivi topici e suggestioni letterarie e figurative checoncorrono a caratterizzare i carmi incentrati sull'amore per Cinzia, èpossibile constatare il notevole spazio e risalto che l'elogio e ilritratto della bellezza vengono ad assumere nelle forme eminentemente‘visuali' della poetica properziana e nella specifica concezione delproprio canto come strumento di corteggiamento e di ‘immortaleglorificazione' della donna amata; ma soprattutto si possono mettere inluce criteri e procedimenti che, fin dall'elegia d'esordio, regolano edeterminano il dialettico e talora problematico rapporto dell'augusteoProperzio con l'eredità alessandrino-neoterica e/o – in proiezionefutura – con la ‘libresca' e per tanti versi ironica e dissacranteriformulazione coincidente con la prima fase della produzione ovidiana.