Essai
Nouvelle parution
Il Romanzo

Il Romanzo

Publié le par Marielle Macé (Source : Guido Mazzoni)

IL ROMANZO- Le Roman
La maison d'édition italienne Einaudi achève en ce moment une entreprise de très grande envergure : la publication en 5 volumes d'une histoire universelle du roman, Il Romanzo, sous la direction de Franco Moretti (directeur du "Center for the study of the novel" de l'Université de Stanford, auteur entre autres d'un remarquable Atlas du roman européen traduit récemment au Seuil), qui réunit un ensemble d'essais de 140 spécialistes mondiaux des formes narratives. Le comité scientifique est constitué de Ernesto Franco, Fredric Jameson, Abdelfattah Kilito, Pier Vincenzo Mengaldo et Mario Vargas Llosa


Le premier volume a déjà paru:
Il romanzo, a cura di Franco Moretti, volume primo La cultura del romanzo, Torino, Einaudi, 2001, 919 p., 62 .
Il a été présenté à l'Institut culturel italien de Paris et à celui de Londres par Franco Moretti, Ernesto Franco, Alessandro Baricco, Thomas Pavel, Mario Vargas Llosa, Antonia Byatt, et Daniele Del Giudice.


Quatre autres volumes sont en cours de publication:
II Le forme, (à paraître en 2002)
III Storia e geografia, (à paraître en 2002)
IV Temi, luoghi, eroi,
V Lezioni.


Le site internet de l'éditeur ( www.einaudi.it ) propose depuis plusieurs semaines de larges extraits en anglais et en italien d'études tirées des trois premiers volumes:
Ian Duncan, "Waverley, or 'Tis sixty years since (Walter Scott, 1814)"
Massimo Fusillo, "Tra epica e romanzo"
Mario Barenghi, "Manifesti di poetica romanzesca"
Walter Siti, "Il romanzo sotto accusa"
Vittorio Strada, "Il maetro e Margherita (Michail Bulgakov, 1928-40)"
Rossana Rossanda, "La bontà: 'L'Idiota' (Fëdor Dostoevskij, 1868-69)"
Un compte-rendu de chacun de ces volumes paraîtra dans Acta Fabula.


Voici un extrait de la présentation, par Franco Moretti, de l'entreprise, disponible sur le site internet de l'éditeur:
"Innumerevoli sono i romanzi del mondo. Ma come parlarne? Il romanzo proverà a
combinare tre prospettive distinte. Per prima cosa, il romanzo è per noi un
grande fatto culturale, che ha ridefinito il senso della realtà, il fluire del
tempo e dell'esistenza individuale, il linguaggio e le emozioni e i
comportamenti. Romanzo come cultura, dunque; ma certo anche come forma, e anzi
forme, plurale, perché nella sua lunga storia si incontrano le creature più
sorprendenti, e l'alto e il basso si scambiano volentieri di posto, e i confini
stessi dell'universo letterario diventano incerti. A volte, viene da pensare a
Babele. Ma è proprio questa flessibilità che ha fatto del romanzo la prima
forma simbolica davvero mondiale: una fenice che ovunque si trovi sa riprendere
il volo, e ha l'astuzia di azzeccare sempre il linguaggio giusto per i suoi
nuovi lettori.
Una storia millenaria; una morfologia proteiforme; una geografia planetaria.
Per dare il senso di tanta ricchezza, faremo uso di strumenti diversi. I saggi
veri e propri, una ventina per volume, espongono le linee portanti del
ragionamento: le grandi periodizzazioni che dividono il terreno, e i concetti
teorici che gli danno un senso unitario: un lavoro di astrazione e sintesi, di
storia comparata, di ricerca interdisciplinare. Le «letture», piú brevi, sono
invece delle analisi testuali ravvicinate, dove vengono in primo piano i
singoli testi, esaminati di volta in volta alla luce di una domanda specifica.
Seguono poi i documenti ? carte processuali, riflessioni di semantica storica,
ricerche statistiche? ? riuniti nei vari «apparati critici»; e infine,
nell'ultimo volume dell'opera, le «lezioni» d'autore che spiegheranno, ognuna a
suo modo, perché vale la pena di leggere il Genji monogatari, e Moby Dick, e
anche, perché no, I promessi sposi.
Piano dell'opera:
I. La cultura del romanzo
1. Il romanzo si fa spazio
2. Narrazione e mentalità
3. Gente che scrive, gente che legge
4. Raccontare la modernità
II. Le forme
1. Questioni di metodo
2. I generi letterari
3. Incerti confini
III. Storia e geografia
1. Poligenesi
2. L?accelerazione europea
3. Il cerchio si allarga
4. Verso la letteratura mondiale
IV. Temi, luoghi, eroi
1. Questioni di metodo
2. Temi
3. Luoghi
4. Eroi
V. Lezioni


Cinque volumi intitolati Il romanzo... Nulla di piú facile che dare per
scontato l'eroe eponimo della vicenda, quasi il romanzo fosse la cosa più
naturale dell'universo. E invece no, il romanzo fa la sua comparsa in un mondo
che non è affatto in attesa del suo arrivo, e dove anzi numerose istituzioni
culturali ? la religione e la scuola, la storiografia, la morale corrente, la
legge? ? non lo vedono affatto di buon occhio, e cercano di negargli il diritto
di cittadinanza. È lo scontro ricostruito nella prima parte di questo volume:
una battaglia amara, spesso stupida, e per certi versi ancora in corso. Ma cosí
il romanzo si fa le ossa: qui si appoggia ai valori aristocratici, là li
tradisce, si fa protestante, cerca di inventare i compromessi più strani.
Impara a parlare ai borghesi di città come alle loro mogli (e figlie!);
diffonde il suo scetticismo nei confronti del soprannaturale, e il gusto di un
linguaggio quotidiano e «medio» (che sarà quello degli stati-nazione); fa
appassionare i lettori allo spazio invisibile dell'interiorità come a quello
visibilissimo della grande città. Tra Sette e Ottocento, è stato detto, la
cultura si «romanzizza»: l'idea di fiction afferma i propri diritti, dissipando
l'antico sospetto verso la bugia; si impongono figure nuove, come le donne
scrittrici di Francia e Inghilterra; decolla l'industria culturale, che lancia
i suoi bestseller alla conquista del mercato internazionale, e scatena le
famigerate «epidemie» del Werther e del bovarismo. Ma ormai non si torna più
indietro. Via via che altri media, primo fra tutti il cinema, cominciano a
fargli concorrenza, il romanzo si getta in nuove, spericolate metamorfosi,
abbandonando persino quel linguaggio comune che lo aveva servito così bene nei
secoli precedenti. Sono i grandi esperimenti di inizio secolo. E poi?
Innumerevoli sono i romanzi del mondo. Noi ne parliamo in cinque volumi.
Qualcosa mancherà: per forza. Ma questa non è l'arca di Noè. È un'opera
collettiva, che vuole reinterpretare il romanzo dal punto d?osservazione del
mondo di oggi; e il mondo d'oggi, se ci si riesce, alla luce della lunga
avventura del romanzo. Buona lettura, dunque, e buon lavoro. Oggi piú che mai,
è bene tenere vicini il piacere e lo spirito critico."
Franco Moretti