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H. Taine, Scritti di critica e storia, Stendhal e Balzac

H. Taine, Scritti di critica e storia, Stendhal e Balzac

Publié le par Bérenger Boulay (Source : Riccardo Masi)

Hippolyte Taine, SAGGI DI CRITICA E DI STORIA. Stendhal e Balzac
a cura di Marco Nuti - Biblioteca Clinamen 12,  Firenze, 2008,  pp.96

Filosofo, storico, critico letterario e chroniqueur, Hippolyte Taine (1828-1893) esercita una indiscussa magistratura intellettuale sulla cultura francese del secondo Ottocento. Pur se assertore di un positivismo sotto molti aspetti schematico e intransigente, nondimeno si segnala per intuizioni e idee talvolta originali e controverse, tra cui la celeberrima facoltà dominante. Il suo atteggiamento può essere condensato in una frase divenuta famosa, che scandalizza i benpensanti del tempo: il vizio e la virtù sono dei prodotti come lo zucchero e il vetriolo. Nei due illuminanti saggi che dedica a Stendhal e Balzac, (tradotti per la prima volta in lingua italiana), tratti dagli Essais de critique et d'Histoire e dai Nouveaux Essais de Critique et d'Histoire, viene chiaramente esplicitato il modello metodologico seguito da Taine: gli stessi caratteri naturali possono essere ordinati gerarchicamente; alcuni sono più "notevoli" e più "dominanti" di altri. Le opere vanno valutate secondo i loro "caratteri principali". Con un tono più vivace e leggero rispetto alla rigida sistematicità degli scritti precedenti, Taine si diletta nel delineare i tratti di Stendhal e Balzac: il primo sa descrivere, con finezza e sensibilità, la vita interiore di un numero limitato di personaggi; il secondo, invece, assai più sanguigno e passionale, è indefesso e insuperabile creatore di grandi scene, di ambienti e di città, in cui situa un gran numero di personaggi legati tra loro da trame complicate. I due romanzieri francesi illustrano così l'interno l'esterno degli uomini, toccandone le forze elementari e gli strati più profondi, in un giuoco linguistico e narrativo che oltrepassa i limiti ordinari del tempo e dello spazio.

MARCO NUTI è dottorando di ricerca in Memoria Culturale e Tradizione Europea presso l'Università di Pisa e in Letteratura Francese e  Comparata presso l'Università Marc Bloch di Strasburgo. Ha pubblicato vari articoli di letteratura francese e comparata su riviste italiane e straniere. Con la casa editrice Clinamen ha recentemente pubblicato Il sacro, l'osceno, il diverso. Scritture della devianza nel Novecento Europeo (2007).