Essai
Nouvelle parution
E. Abignente, In eredità l'altrove. Andreï Makine all’incrocio tra due mondi  

E. Abignente, In eredità l'altrove. Andreï Makine all’incrocio tra due mondi

Publié le par Vincent Ferré (Source : Elisabetta Abignente)

Elisabetta Abignente, 

In eredità l'altrove. Andreï Makine all'incrocio tra due mondi, 

Ad est dell'equatore, Napoli 2018,

pp. 245, euro 14.00, ISBN 9788899381561. 

 

Présentation

«Essere un ponte tra due rive»: così Orhan Pamuk descrive il proprio destino di scrittore nato e cresciuto all’incrocio tra mondo occidentale e orientale. La sua condizione è simile a quella di altri border writers contemporanei la cui vocazione letteraria affonda le radici in una duplice o plurima appartenenza geografica, linguistica, culturale. Di fronte ad uno scenario europeo sempre più segnato dal fenomeno migratorio e dalla contaminazione tra culture lontane, appare urgente tornare a riflettere su quegli scrittori e intellettuali che, da Vladimir Nabokov a Emil Cioran, da Agota Kristof a Irène Némirovsky, fino al caso recente di Nicolai Lilin, hanno scelto di scrivere romanzi in una lingua diversa da quella del proprio paese di origine. Nelle fila di questi narratori entre-deux-mondes si inserisce Andreï Makine, nato in Siberia nel 1957, autore di una quindicina di romanzi, tutti in lingua francese, Prix Goncourt e Médicis nel 1995, dal 2016 membro dell’Académie Française. La scelta dell’eteroglossia e la raffinatezza dello stile inseriscono di diritto i suoi romanzi nel canone della letteratura francese. Eppure, complice la lontananza geografica, che amplifica i ricordi e stimola l’ispirazione poetica, Makine colloca sempre al centro della sua opera il mondo russo. O, meglio, gli ampi spazi siberiani, il cui paesaggio, immenso, innevato, per lo più disabitato assume un significato quasi metafisico. I pochi personaggi che lo popolano rivolgono costantemente lo sguardo alla Francia, sineddoche dell’Occidente, fonte di illusione e disillusione, luogo di contraddizioni e di speranze, che incarna il loro sogno dell’altrove e diventa, durante il percorso di crescita, “mito” da alimentare con la memoria e da coltivare con l’immaginazione. Ad est dell'equatore, giovane editore napoletano, pubblica la prima monografia dedicata, in Italia, all'autore del Testament français.

Table des matières

Introduzione.                                                                

I. Raccontare le radici, nella lingua dell’altro. 1. Si vede meglio da lontano - 2. Un varco nella cortina di ferro - 3. Sradicamenti e innesti - 4. Un percorso accidentato - 5. Vite al limite - 6. L’argot domestico e la lingua letteraria - 7. Il fascino antico del narrare - 8. L’io e le tracce.

II. Tempo e spazio. 1. La Storia, le storie - 2. Il tempo dell’attesa: le stagioni - 3. Geografia del paesaggio e geografia dell'anima - 4. La città e la casa - 5. Il treno come cronotopo - 6. Un fantasma nella taiga.

III. Mitografie dell’altrove: gli oggetti. 1. Arredamento e narrazione - 2. Un inventario - 3. Chez Charlotte - 4. Altri oggetti sparsi. 5. Tassonomie - 6. La valigia siberiana, la borsetta del Pont-Neuf, la cassetta delle lettere - 7. La letteratura-ripostiglio.

IV. Mitografie dell’altrove: fotografia e cinema. 1. Un’arte contro il tempo - 2. Album di famiglia - 3. Istantanee rivelatrici - 4. L’Occidente sullo schermo - 5. Belmondomania.

Bibliografia.

L'auteur

Elisabetta Abignente est chercheuse en Littérature Comparée à l'Université de Naples Federico II. 

Lien vers le site de l'éditeur…

https://www.adestdellequatore.com/shop/in-eredita-laltrove/