Essai
Nouvelle parution
A. Rossini, Il Dante sapienziale. Dionigi e la bellezza di Beatrice

A. Rossini, Il Dante sapienziale. Dionigi e la bellezza di Beatrice

Publié le par Bérenger Boulay

Antonio Rossini, Il Dante sapienziale. Dionigi e la bellezza di Beatrice

Préface de Bruno Forte


Pisa-Roma, Fabrizio Serra · Editore, collection "Quaderni della «Rivista di cultura classica e medioevale»" n°10, 2009, 184 p.

  • ISBN-13: 978-88-6227-079-3 
  • 38 €

 

Présentation de l'éditeur :

Il volume presenta una documentata e intensa ricerca di Antonio Rossini sui rapporti fra Dionigi l'Areopagita e Dante nella presentazione di Beatrice. In realtà, la ‘Mistica Teologia' dell'Areopagita ha aperto alla teologia cristiana i fiumi dell'approccio apofatico, mai disgiunto dall'accoglienza obbediente del ‘descensus Dei' nell'incarnazione del Verbo. Concentrando l'attenzione sugli ultimi sei canti del Purgatorio, l'autore dimostra poi come Dante proceda dal movimento ascensivo della mente in Dio, e, nello stesso tempo, come appaia sempre più chiaro, nel cammino della Commedia, l'aprirsi alla luce che si irradia dall'alto e che raggiunge il Pellegrino della bellezza in modo speciale proprio nella figura della Donna. Beatrice si offre così come la sintesi dei due movimenti, apofasi e catafasi, e come tale è testimone dell'ispirazione dionisiana dell'opera di Dante e prova simbolica dell'unità dei due processi che la poesia dantesca ha saputo così mirabilmente unificare, fino a fonderli nella finale visione di Dio.
C'è poi il riferimento al Cantico dei Cantici: Shir haShirim è sorgente ispiratrice profonda di tanta mistica e letteratura religiosa cristiana, sin dai tempi più antichi. Il volume ne rinviene le tracce profonde nell'opera di Dante; l'amore è come la trama simbolica che tiene insieme i due movimenti, ascensivo e discensivo, della salvezza, che sono poi la struttura portante dell'opera dantesca. In questo modo il Cantico, Dionigi e Dante si incontrano: la figura di Beatrice è la chiave luminosa che segnala la presenza dei segreti del Cantico nelle luci della Commedia dantesca, e rapporta queste alla ‘scoperta' dionisiana della teologia negativa, indisgiungibile dal positivo assenso della fede nell'avvento divino nella storia.

Sommaire:

Bruno Forte, Prefazione. Prolegomeni e ringraziamenti. Capitolo primo. “Ne surse il secondo”: la forza del precedente salomonico. Capitolo secondo. La letteratura biblico-sapienziale: un'interpretazione ‘viva' del mondo. Capitolo terzo. Il libro della Sapienza di Salomone, i Proverbi e la ricezione dantesca: un crocevia di testi. Capitolo quarto. Dionigi e Von Balthasar: la bellezza (di Beatrice) che ‘chiama a sé'. Capitolo quinto. L'anakefalàiosis di Beatrice a Purg. 28-33: una cristologia soteriologica di taglio sapienziale. Capitolo sesto. Mistica unitiva o ‘dell'offerta sponsale'. Capitolo settimo. Problemi di poetica, arte pittorica e ‘sporgenze'metafisiche. Conclusioni. Appendice ragionata. Indice degli autori moderni citati.